Petrus Pelavicinus – La moneta, i cambi
L’economia europea conosce grandi cambiamenti nel corso dei dieci secoli del Medioevo; al declino seguito al crollo dell’impero romano nel V secolo fanno seguito tutte le innovazioni e le riscoperte tecnologiche che a partire dal IX secolo daranno origine al rinascimento economico. L’incremento demografico e il conseguente aumento del volume degli scambi commerciali ha come conseguenza una maggiore coniazione e circolazione della moneta metallica, solitamente d’oro o d’argento; nel basso medioevo molte città e molti signori coniano moneta propria, determinando una molteplicità di valute differenti, con diversi contenuti metallici e diverso valore intrinseco.
Contemporaneamente allo svilupparsi delle grandi fiere del nord Europa – come la famosa fiera della Champagne – mercanti e uomini d’affari che devono spostare grandi quantità di denaro da una zona all’altra d’Europa inventano la lettera di cambio, prima forma rudimentale di cambiale.
Il cambiavalute è la figura che si occupa del cambio della moneta nel passaggio da una regione (o da una città) all’altra assicurandosi che non avvengano truffe o irregolarità nella transazione. Nel Collegium Lunae Petrus Pelavicinus ha il doppio ruolo di cambiavalute e di esattore delle tasse, per offrire ai visitatori un quadro ampio del ruolo della moneta e dei metodi di cambio e di coniazione nel Medioevo.
BIBLOGRAFIA
- Le Goff J., Il cielo sceso in terra. Le radici medievali dell’Europa.
- Venanti B., Introduzione alla numismatica antica e medioevale.
- Finetti A., Numismatica e tecnologia. Produzione e valutazione della moneta nella società del passato.
- Sapori A., La mercatura medievale.
- Lopez R. S., L’alba della banca: le origini del sistema bancario tra medioevo ed età moderna.